
Cos’è il contratto di apprendistato
L’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato che mira a formare e inserire i giovani nel mondo del lavoro. L’apprendista alterna studio e lavoro, acquisendo competenze teoriche e pratiche per la sua mansione. Il contratto è regolato dal decreto lavoro 2015, dalle normative regionali e da un piano formativo individuale.L’apprendista è un lavoratore con gli stessi diritti e doveri degli altri dipendenti, ma con alcune specificità legate al suo apprendimento.
Il piano formativo individuale definisce gli obiettivi, i contenuti, le modalità e i tempi della formazione. Essa può essere svolta sia in azienda, sotto la guida di un tutor aziendale, sia presso enti esterni accreditati, come scuole, università, centri di formazione professionale. Per finire, la formazione deve essere adeguata al profilo professionale dell’apprendista e al settore di attività dell’azienda.
Il contratto di apprendistato non è da confondere con il contratto di stage (o tirocinio). Nonostante entrambi vengano utilizzati per permettere al lavoratore di entrare nel mondo del lavoro ed apprendere una mansione professionale, i due contratti differiscono su numerosi aspetti.
Quanto dura il contratto di apprendistato
In generale, il contratto di apprendistato dura in media 3 anni ma potrebbe variare da una durata minima di 6 mesi ad una massima di 6 anni in base alle esigenze dell’azienda o del lavoratore, della tipologia di apprendistato e dell’età dell’apprendista.
Al termine del contratto di apprendistato, l’apprendista ha diverse possibilità:
- Continuare a lavorare presso la stessa azienda, con un contratto a tempo indeterminato o determinato, a seconda delle esigenze dell’azienda e delle disponibilità dell’apprendista;
- Cercare un altro lavoro, sfruttando le competenze acquisite e la qualifica o il diploma ottenuti;
- Proseguire gli studi, iscrivendosi a un corso di laurea, a un master, a un dottorato o a un altro percorso formativo di livello superiore.
Requisiti e limite di età per il contratto di apprendistato
Per stipulare un contratto di apprendistato, l’apprendista deve:
- Avere un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, con alcune eccezioni previste per alcune tipologie di apprendistato;
- Essere in possesso di un titolo di studio adeguato al profilo professionale richiesto, o essere iscritto a un percorso di istruzione o formazione;
- Non avere già svolto un contratto di apprendistato per la stessa qualifica o diploma, salvo casi particolari;
- Avere la residenza o il domicilio in Italia, o essere in possesso di un permesso di soggiorno valido.
Quali tipi di contratto di apprendistato esistono?
Esistono tre tipi di contratto di apprendistato, a seconda del livello di formazione e del settore di attività:
- Il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, che si rivolge ai giovani tra i 15 e i 25 anni, che vogliono conseguire una qualifica o un diploma professionale di livello secondario o terziario, in ambito industriale, artigianale, commerciale, agricolo, turistico o dei servizi;
- Il contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere, che si rivolge ai giovani tra i 18 e i 29 anni, che vogliono acquisire una qualificazione professionale di livello superiore, in ambito tecnico, tecnologico, gestionale o specialistico;
- Il contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, che si rivolge ai giovani tra i 18 e i 29 anni, che vogliono conseguire un titolo di studio di livello universitario, come la laurea, il master, il dottorato o il diploma accademico.
A quanto ammonta la retribuzione del contratto di apprendistato
La retribuzione del contratto di apprendistato è stabilita in base al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di riferimento, in relazione al profilo professionale, al livello di inquadramento e al grado di esperienza dell’apprendista. La retribuzione è proporzionale al tempo di lavoro effettivo e alla percentuale di formazione prevista dal piano formativo individuale.
La retribuzione del contratto di apprendistato è inferiore a quella di un lavoratore con le stesse mansioni e qualifiche, ma aumenta progressivamente in base al raggiungimento degli obiettivi formativi e al miglioramento delle competenze. La retribuzione minima garantita è pari al 60% di quella di un lavoratore qualificato nel primo anno di apprendistato, al 70% nel secondo anno e all’80% nel terzo anno.
La retribuzione del contratto di apprendistato è soggetta a tassazione e a contribuzione previdenziale e assistenziale, come per ogni altro tipo di contratto di lavoro. L’apprendista riceve ogni mese una busta paga o un cedolino, che riporta il dettaglio delle voci retributive, delle trattenute fiscali e contributive e del netto da percepire.