Il CV è un documento molto importante che fornisce informazioni sulle tue capacità e qualifiche. Nella maggior parte dei casi rappresenta il primo contatto con le aziende.

Il Curriculum (anche chiamato CV) è un documento che contiene informazioni importanti riguardo un candidato come l’istruzione, le esperienze lavorative, le qualifiche. Nonostante sia spesso lasciato in secondo piano, il CV è importantissimo perché nella maggior parte dei casi è il primo contatto tra un’azienda ed un candidato.
La scrittura del Curriculum è di fondamentale importanza e troppo spesso vengono commessi errori che portano i recruiter a scartare candidati che magari potrebbero rivestire perfettamente il ruolo vacante. Ecco alcuni consigli per migliorare il tuo curriculum e fare un’ottima impressione con i recruiters!
1) Utilizzare il programma giusto per scrivere il curriculum
Nell’era di Internet esistono infiniti programmi online e offline che permettono agli utenti di poter creare gratuitamente il proprio curriculum. Un errore che viene comunemente fatto è quello di utilizzare il curriculum Europass, lo standard dell’Unione Europea. Questo CV è necessario soltanto nei concorsi pubblici ma non è assolutamente apprezzato nel mondo privato poiché risulta troppo dispersivo e non permette al candidato di poter esprimere le proprie capacità.
Il layout di un curriculum dev’essere curato al minimo aspetto e deve attirare l’attenzione del recruiter. Utilizzate quindi dei programmi online o offline che permettono di creare CV accattivanti. In questo articolo trovate una guida sui migliori programmi da utilizzare.
2) Spiegare le mansioni dei precedenti lavori
Uno degli errori più comuni è quello di elencare le esperienze lavorative avute senza però spiegare quali sono state le mansioni effettive all’interno del lavoro. I recruiter non vogliono semplicemente sapere, a lista della spesa, che lavori avete fatto in passato ma anche e soprattutto cos’avete imparato da essi.
Se ad esempio vi siete trovati a svolgere incarichi al contatto con il pubblico, nella descrizione dell’esperienza lavorativa potete mettere in evidenza come l’attività vi abbia formato sotto al punto di vista della “gestione del cliente” e della capacità di gestire situazioni problematiche con clienti poco collaborativi.
In questo modo, quando il recruiter approfondirà la vostra figura, sarà in grado di vedere anche dietro al semplice lavoro svolto delineando le vostre qualità e competenze che potrebbero fare la differenza nella scelta finale.
3) Utilizzare curriculum diversi in base all’offerta di lavoro
Nella tua carriera lavorativa è probabile che tu abbia svolto diversi lavori, non sempre attinenti alla stessa area tematica. Se così dovesse essere, evita di inserire una lista infinita di esperienze lavorative solo per “fare numero”. Prepara diversi curriculum in base alla tipologia di lavoro per il quale ti vuoi candidare. In questo modo sarai più libero/a di inserire informazioni mirate che potrebbero davvero interessare al recruiter.
4) Curriculum lungo o curriculum corto?
Un altro errore molto comune è quello di creare inutilmente un CV di tantissime pagine. Oltre a rischiare di annoiare il recruiter con informazioni non rilevanti, in questo modo dimostrate di non utilizzare correttamente lo spazio a vostra disposizione.
Qual è quindi la lunghezza corretta per il proprio Curriculum?
Non c’è una risposta ideale. Tutto dipende dal contesto e dalla posizione lavorativa per cui decidete di candidarvi. Se ad esempio mirate ad un posto in cui non è richiesta un’esperienza particolare o non sono richiesti progetti dimostrabili (esempio un ruolo di addetto vendita in cui solitamente si richiede solo esperienza lavorativa), cercate di costruire il vostro CV in una sola pagina.
Spesso infatti, i recruiter ricevono centinaia di CV al giorno e sarete costretti a giocare tutto sulla prima impressione per non essere scartati in pochi secondi. Al contrario, se scegliere di candidarvi per una posizione molto specializzata, diverse pagine di CV potrebbero essere necessarie per dimostrare eventuali progetti o ricerche che avete svolto.
5) Lettera di presentazione, quando inviarla
La lettera di presentazione non è molto famosa ed utilizzata in Italia ma può rappresentare un’occasione per raccontare di se soprattutto nei contesti più specializzati in cui il recruiter ha necessita di valutare attentamente tra una rosa di pochi candidati. Solitamente la lettera serve per raccontare brevemente la storia lavorativa e professionale del candidato, le sue motivazioni ed il motivo della candidatura.
In altri contesti, più competitivi dal punto di vista del numero dei candidati, la lettera di presentazione potrebbe essere ignorata o meglio inclusa in una sezione del CV in modo da ottimizzare anche la gestione delle candidature da parte dei recruiters.